PK - Il Nemico del Ragno di Alessandro Sisti e Claudio Sciarrone
PK - Il Nemico del Ragno è una storia di PKNE - Paperinik New Era scritta da Alessandro Sisti e disegnata da Claudio Sciarrone, pubblicata sul numero 13 della collana Topolino Fuoriserie.
La storia continua in modo diretto dal numero precedente. Mentre Pikappa è in viaggio di ritorno verso la Terra, sul nostro pianeta accadono una serie di fenomeni meteorologici estremi, come uragani e maremoti, causati dall'avvicinamento dei pianeti. Zio Paperone accoglie i nipotini nel suo deposito, sperando che prima o poi l'apocalisse finisca; in televisione Angus Fangus e Lyla Lay si chiedono dove siano finiti i loro eroi, Pk e Xadhoom.
Paperinik atterra con il Pi-kaccia nel deserto di Paperopoli e si dirige a piedi verso la città, trovandola, al suo arrivo, completamente trasfigurata, gli abitanti indaffarati in lavori manuali e gli adepti del Ragno d'Oro impegnati nei preparativi per la danza.
Aggirandosi di nascosto tra le case, Pk scopre che Lyla è diventata una statua, che regge un globo nelle mani, Uno: nessuno sembra aver resistito ai poteri mistici della Soave Signora. Ma il nostro eroe, entrando in una casa, s'imbatte in una persona che è immune all'ipnosi, Dunia Voyda, che lo aggiorna sugli ultimi accadimenti. Allarmata dall'imminenente collisione planetaria, ha unito le forze con Uno per studiare una possibile soluzione, riconoscendo di non avere le capacità di trovarla, se non quella di rivolgersi alla Signora. In questo modo hanno salvato il pianeta, ma i suoi abitanti sono stati resi privi di volontà.
Dunia riesce a resistere agli influssi dei danzatori grazie a un dispositivo di interferenza inventato da Uno. La magia del Ragno d'Oro può mutare soltanto gli oggetti di origine terrestre, mentre quelli di provenienza aliena, come lo scudo extransformer, che è tecnologia del pianeta Corona, patria di Everett Ducklair, e il Pi-kaccia, astronave evroniana, ne sono immuni. Questo offre un barlume di speranza al papero mascherato, che si reca di nuovo fuori città, per recuperare il suo velivolo, ma, al suo arrivo, non lo trova. Il mezzo è stato preso da Troglo, apparso in modo misterioso a metà della storia, anch'egli immune agli incantesimi dei danzatori.
Un incappucciato si presenta al cospetto della Soave Signora, affermando di ricordare chi sia Pikappa. Si tratta di Garundar, dell'Ordine del Silenzio, visto in azione contro Pk in Il Maestro del Silenzio.
Il Nemico del Ragno è un perfetto numero centrale per la trilogia finale della Saga del Ragno d'Oro. La situazione è disperata: Paperinik era convinto di aver salvato la Terra, ma sul nostro pianeta sono passate diverse settimane, perchè il tempo nello spazio scorre in modo differente (come gli aveva spiegato Neopard) e adesso può contare solo su Dunia, le cui invenzioni sono però soggette all'influsso mistico dei danzatori; inoltre è ricomparso Garundar che gli aveva già dato del filo da torcere in un duello per conoscere chi dei due fosse il più forte; a questo punto della storia è ancora ambiguo il ruolo di Troglo.
Alessandro Sisti ha posto Uno e Voyda davanti a un grande interrogativo morale, dovendo scegliere tra l'alleanza con la Soave Signora per salvare la Terra, o trovare da soli una soluzione, per scongiurarne la distruzione. Venire a patti con il nemico è stata una decisione dettata dall'impossibilità di un'altra soluzione, ignari che Pk avesse scongiurato la collisione planetaria. Gli abitanti sono così divenuti marionette prive di volontà, pensiero critico, libero arbitrio.
Sono temi che ci portano lontano, anche per un fumetto come Pikappa, da sempre abituato a intrecciare azione e riflessione. Possiamo osservare con un senso di straniamento, quasi di orrore, lo stesso di Pk, la città di Paperopoli ridotta a un villaggio preindustriale, i suoi abitanti succubi di una semplicità imposta e forzata, costretti ad eseguire la Danza del Ragno d'Oro senza capirne il motivo, e pensare ai tanti imbonitori moderni dediti a propalarci la loro verità, per i quali l'esecuzione del rito, sia esso religioso, tecnico o politico, diventa più importante del motivo per cui lo si esegue.
Sempre dinamici i disegni di Claudio Sciarrone, alle matite anche nel numero finale della saga, I Conti con la Realtà.